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venerdì 3 luglio 2015

La vita è quello che ti accade quando sei impegnato a fare altro

Qualcuno una volta disse "La vita è quello che ti accade quando sei impegnato a fare altro"... se ripenso a tutta questa vicenda, forse mi rendo conto che proprio quel qualcuno aveva ragione!
Avevo cercato in tutti i modi di rimediare un provino o una partecipazione da qualche parte e quando ormai avevo deposto ogni speranza mi si presentò un'occasione, più unica che rara.
Era un giorno come tanti, ero appena tornata da scuola e a dire il vero stavo ancora pranzando. Squillò il telefono di casa con insistenza e sbuffando andai a rispondere. Dall'altro capo del telefono c'era un ragazzo gentile che si presentò come uno dgli autori di un famoso programma che andava in onda sulle reti nazionali. Pensai che fosse qualcuno che mi stesse facendo uno scherzo e risposi anche un po' seccata. Stavo per chiudergli il telefono in faccia quando disse qualcosa che mi convinse sulla veridicità del contatto. Non potevo crederci, la mia espressione dura e dubbiosa si trasformò in un lieto e gioiso sorriso.
Riattaccai solo quando il mio pigmaglione mi promise di mandarmi via mail i dettagli sulla mia partecipazione al programma tv.
Mi aveva scelta per caso, rovistando fra i vari siti internet. Cercavano una ragazza che sapesse pèarlare in pubblico ma che non fosse famosa, una che sapeva sfidare le telecamere senza dimostrare padronanza del mezzo, una che sapesse conquistare il pubblico ma che non fosse mai apparsa sulla tv nazionale.
Ero lusingata di essere stata scelta fra migliaia di ragazzi e non vi dico la mia autostima che livelli raggiunse... mi sentivo padrona del mondo e incredibilmente felice.
Non fu facile far accettare la cosa alla mia famiglia da sempre scettica sulla bontà e sull'onestà del mondo dello spettacolo. Riuscii a trattare con loro e in cambio della super vigilanza di mia fratello ottenni il permesso di raggiungere gli studi televisivi dall'altro capo della nazione.
Arrivai all'aeroporto gasata, quando andai allo sportello per ritirare il biglietto aereo a mio nome mi sentivo una star e l'eccitazione crebbe quando l'operatore che mi fornì il documento di viaggio pronunciò il nome di chi aveva provveduto a mandarlo.
Ricordo che c'era tantissima gente in coda dietro di me e il sentire parlare di trasmissioni televisive suscitò l'interesse di tutti. All'improvviso ero popolare in tutto l'aeroporto, tutti mi guardavano con ammirazione. Mi sembrava tutto così strano e tutto così bello. Mi sentivo per la prima volta bene con me stessa, per la prima vlta ero un cigno non il solito brutto anatroccolo.
Oggi mi rendo conto che tutta quella ammirazione derivava dal fatto che vengo da una terra lontana anniluce dal mondo dello spettacolo. In uno sperduto paese di campagna del sul Italia la vita è diversa da quella delle grandi città e anche la gente che transita nel nostro piccolo aeroporto è diversa da quella che incontri nei terminal delle grandi città.
Volai verso la grande città carica di aspettative che non furono deluse.
Una macchina della produzione venne prendermi e un autista mi scortò nello stupore generale della gente che mi stava intorno che probabilmente si chiedeva "Ma chi cazzo è questa?".

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