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mercoledì 16 settembre 2015

Case editrici, Agenti e Agenzie letterarie

Come molti di voi sapranno sono una scrittrice,  ho scritto tre libri (due genere gotico e uno genere fantasy) e altri due sono in lavorazione, ho scritto diverse fiabe e racconti, ho partecipato a premi letterari e ho pubblicato due romanzi su Amazon (di cui uno è stato tradotto in lingua inglese), ho quattro blog (due in lingua italiana e due in lingua inglese) eppure non sono ancora riuscita a pubblicare con un editore...
Se entriamo in una qualsiasi libreria, possiamo notare come gli scaffali siano pieni di libri di pseudo-scrittori provenienti dal mondo dello spettacolo, della politica, del cinema e della musica, mentre di scrittori veri, di quelli che la massa definisce esordienti non c'è traccia.
Per chi non lo sapesse la maggior parte di questi VIP non sa scrivere e non ha mai scritto nemmeno una letterina a Babbo Natale, ma essendo noti e avendo a disposizione celebrità e denaro hanno delle opportunità che i comuni mortali neppure sognao, così pagano quancuno, mediocre come loro, per mettere insieme qualcosa da pubblicare sotto il proprio nome.
Le case editrici fanno a gara per accaparrarsi l'inedito del personaggio noto del momento mentre chiudono la porta in faccia a chi fra le pagine di un romanzo mette cuore e anima.
La maggior parte delle case editrici si nasconde dietro la formula perfetta "Non si accettano inediti presentati da autori sconosciuti, si prega di rivolgersi ad Agenti letterari o ad agenzie letterarie".
Sapete quanto costa rivolgersi ad agenzie letterarie o ad agenti letterari?
Ve lo dico io: troppo!
Ma se uno scrittore esordiente avesse la certezza di essere tutelato e di vedere rappresentata egregiamente la propria opera, allora varrebbe anche la pena di anticipare dei soldi per un futuro, si spera, pieno di gloria, purtroppo provate a contattare un'agenzia letteraria o un agente letterario e vedete un po' cosa vi propongono...
Secondo questi signori uno scrittore esordiente deve prima pagare dei soldi per una cosiddetta valutazione dell'opera e poi se l'opera non piace la spesa rimane fine a se stessa...
Ora a quanti di voi viene da pensare che pagando determinate cifre le agenzie guadagnino tanto senza prestare alcun servizio? Io lo penso!
Se andate su un qualsiasi sito di una qualsiasi agenzia letteraria o di un qualsiasi agente vedrete che ognuno propone una valutazione dell'opera a un prezzo che oscilla fra le 300,00 e le 400,00 euro (qualcuno chiede anche di più), moltiplicate questa cifra per le decine di autori esordienti che ogni anno sperano di vedere pubblicata la propria opera e vi renderete conto dell'enorme business che c'è dietro!
Dopo aver verificato questo, guardate sui forum e leggete quanta gente ha speso queste cifre e ha ricevuto una valutazione negativa con la quale non si ha diritto a nulla.
Sapete che J.K. Rowling, la famosa scrittrice di Harry Potter, aveva inviato il suo manoscritto a decine di case editrici e di agenti letterari e aveva ricevuto altrettanti rifiuti? Se avesse dovuto pagare a ognuno quelle cifre avrebbe contratto un debito non indifferente e per una persona con una disponibilità economica limitata non è neppure pensabile...
Se poi consideriamo che il giudizio di un'opera è soggettivo allora ci rendiamo conto che è del tutto inappropriato dover pagare un agente letterario o un'agenzia per una semplice valutazione.
Tutti conoscono il celebre romanzo di Vladimir Nabokov, Lolita, ma pochi sanno come una casa editrice a cui era stato proposto rispose dopo averlo letto:
«Per gran parte è nauseante, anche per un freudiano illuminato… è una specie di incrocio instabile tra una realtà orribile e una fantasia improbabile. Spesso diventa un sogno a occhi aperti nevrotico e selvaggio… Consiglio di seppellirlo sotto una pietra e tenerlo lì per almeno mille anni.»
Eppure oggi quello stesso romanzo è considerato un capolavoro della letteratura.
Potrei citarvi così tanti altri esempi da restare incollata al computer per ore, ma mi fermo e vi propongo una riflessione: Non sarebbe più corretto da parte delle agenzie letterarie, degli agenti letterari e di gran parte delle case editrici proporre una valutazione dell'opera e rivalersi solo sui profitti di vendita della stessa?
All'estero funziona già in questo modo, ma in Italia, come sempre i potenti e idisonesti hanno la  meglio, mentre le persone comuni subiscono inermi il potere di questa vergognosa oligarchia.
Ancora una volta complimenti Italia!

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