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lunedì 5 ottobre 2015

Aeroporto di Fiumicino e Alitalia - Parte II

Nel precedente articolo vi avevo lasciato a Fiumicino ed è da lì che riprendo.
Aeroporto di Fiumicino 1 ottobre 2015: un vero disastro!
Inizio a pensare che non sia stato un incidente l'incendio di qualche mese fa, ma la vendetta di un povero passeggero capitato per caso in questo aeroporto!
Quello che più di ogni altra cosa mi fa inorridire è che si tratta dello scalo più importante d'Italia, figuratevi come sono gli altri! Suggerisco di nominare direttore dell'aeoporto di Fiumicino e Presidente di Alitalia Harry Potter, è l'unico che può rimettere a posto le cose, sono sicura che con le nuove Nimbus2000 si viaggerà sicuramente meglio!
Avevo un volo Alitalia, per cui avendo la compagnia di bandiera nel primo aeroporto d'Italia credevo di poter fare un viaggio tranquillo e superare il trauma del rientro in Italia, ma è evidente che mi sbagliavo!
Da Londra siamo arrivati a Roma in ritardo perchè l'aereo che avrebbe dovuto ricondurci in patria veniva proprio da Roma ed era arrivato a Heathrow naturalmente in ritardo!
Giunti a Roma abbiamo affrontato i "controlli di sicurezza di benvenuto" con relativo controllo del biglietto di imbarco da Londra, poi l'immancabile controllo dei passaporti, poi la "traghettatura delle anime sull'autobus di Caronte per arrivare" al terminal dedicato ai voli europei e nazionali e infine la corsa al gate nel tentativo disperato di non perdere il volo successivo, ma ad aspettarci c'era una nuova sorpresa: nessun volo pronto per il successivo imbarco!
Non avevo perso il volo, semplicemente non c'era un aereo disponibile per effettuare la tratta!
Avrei dovuto imbarcarmi alle 21.30, ma mi resi subito conto che sarebbe stato praticamente impossibile!
Mancava l'aereo, mancava il personale di volo, mancava il personale addetto all'imbarco dei bagagli, mancava persino il finger per collegare l'aeroporto all'aereo e mancavano anche i documenti di volo: Signori, benvenuti in Italia! Devo ammettere che la situazione di caos totale che domina nell'aeroporto di Fiumicino e la gestione fallimentare dello stesso rappresenta perfettamente la situazione politica ed economica dell'Italia: un paese dominato dalle logiche di potere e dalla corruzione a scapito dei cittadini.
All'inizio il personale di terra (nella persona di una ragazzina gracile con un rossetto che le tingeva i denti di rosso), ha cercato di giustificare l'ingiustificabile ritardo con delle avverse condizioni meteo, che in realtà non erano del tutto inesistenti. Inizio a pensare che lasciare i bagagli dei passeggeri fuori dall'aeroporto sotto una sottile pioggerellina sia stato un piano diabolico per rendere la versione dei fatti propinata ai viaggiatori più credibile (certo non l'ha presa con filosofia come me un signore che era stato costretto a imbarcare un bagaglio con dentro un abito di Armani da 3.550 euro). Questa tesi però, notate bene, potrebbe essere smentita da un evento sportivo che ha tenuto incollati al televisore migliaia di italiani: la partita della Lazio. In effetti, se ci pensiamo bene, la partita potrebbe spiegare come mai proprio in quella fascia oraria all'aeroporto di Fiumicino si è registrata una mancanza di personale per l'imbarco dei bagagli. Mancanza colmata misteriosamente proprio al termine dell'evento sportivo. Come mai gli orari coincidono? Sarà una semplice coincidenza o le due cose sono legate? Resteremo con questo dubbio amletico, anche se io temo di avere già la risposta!
Finalmente all'arrivo di un volo da Amsterdam, un'equipaggio è stato recuperato e messo a bordo di un aereo naturalmente non pronto per il volo (nei sedili che avevo davanti a me, al posto della consueta rivista Ulisse ho trovato dei fazzoletti pieni di moccio, dei bicchieri usati e altri rifiuti che non ho ben identificato).
Generalmente si è portati a pensare che se l'aereo è disponibile e il personale di bordo è stato recuperato da qualche parte è giunta l'ora di partire!Niente da fare se voli con Alitalia e sei a Fiumicino!
Abbiamo apettato più di 50 minuti un finger o meglio qualcuno che portasse un finger, perchè c'erano dispersi nelle piste, ma nessuno si degnava di portarli al nostro aereo!
Ormai esausti e in piedi in fila da più di un'ora, finalmente siamo stati imbarcati sull'aereo, ma non sapevo che avrei dovuto apettare ancora un'altra mezz'ora in aereo i documenti di volo!
Quando il comandante ha annunciato l'arrivo di tutta la documentazione erano passate ormai da un pezzo le 23.30. I passeggeri erano distesi sui sedili vuoti cercando di dormire simulando un letto. Qualcuno lamentava di aver irrimediabilmente perso un vassoio di cannoli siciliani andati a male dopo ore fuori dal frigorifero, qualcun altro cercava di vincere la noia dell'infinita attesa con dei racconti imbarazzanti a perfetti sconosciuti.
Finalmente l'aereo si è mosso e credevo che finalmente si potesse partire, ma invece abbiamo fatto la fila sulla rampa di lancio.
Sono arrivata a casa alle 2 di notte grazie all'eccellente servizio offerto da Alitalia e dall'Aeroporto di Fiumicino e la cosa più bella è che alle 6 del mattino ero già a lavoro!
Dimenticavo che durante la traversata per avvalere la teoria delle avverse condizioni meteo non è stato offerto nemmeno il consueto misero snack... complimenti Alitalia!

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