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giovedì 7 luglio 2016

Il Governo italiano alimenta l'odio verso i migranti

Oggi tutti i giornali e telegiornali parlano di una triste vicenda legata alle discriminazioni razziali. La morte di un uomo nigeriano in Italia fa rabbrividire, purtroppo non è un caso isolato e se ripercorriamo la storia degli ultimi anni, ci rendiamo conto che l'odio verso la gente che giunge sulle nostre coste sta crescendo negli anni.
E' inutile dire che è sicuramente una situazione insostenibile, verso cui lo Stato italiano dovrebbe prendere un provvedimento, perché non basta accogliere i migranti, bisogna capire che gli italiani sono ridotti in miseria e non vogliono e non possono più accollarsi ulteriori spese.
Se il governo non capirà che occorre aiutare prima gli italiani e poi gli altri che chiedono asilo, questo purtroppo non resterà un caso isolato.
I cittadini oggi si vedono negare le prestazioni sanitarie, l'asilo nido per i propri figli, il sostegno economico alle loro famiglie o alle loro imprese e vedono elargire fiumi di denaro per il sostentamento di questo flusso di gente proveniente dall'Africa.
Quanta di questa gente è veramente in uno stato di bisogno? Quanta di questa gente è fuggita alla guerra? Quanta di questa gente arriva sulle nostre coste con le migliori intenzioni?
Il governo dovrebbe gestire diversamente la situazione, dovrebbe impegnarsi a identificare le persone e capire se hanno realmente la necessità di restare nel nostro paese o se sono giunti in questo territorio per il semplice desiderio di essere europei.
La classe politica al potere non si rende conto che accogliendo tutti indistintamente sta portando i cittadini all'esasperazione e sta spingendo la gente comune, anche quella un tempo tollerante, verso l'odio per una popolazione che non siamo più in grado di ospitare e di gestire.
Da italiana e da cristiana posso dire di iniziare a essere diffidente verso l'ambulante che si aggira per le vie della città in cerca di clienti, inizio a dubitare del ragazzo che aspetta all'uscita del supermercato per prendesi l'euro del mio carrello, inizio a non sopportare il 'lavavetro' al semaforo. 
Sapete a cosa è dovuta la mia insofferenza? Alla povertà, alla disoccupazione, alle tasse che mi arrivano da pagare, alle prestazioni mediche che non posso permettermi, ai sacrifici che sono costretta a fare giorno per giorno per arrivare alla fine del mese.
Se vado in un qualsiasi ospedale per fare un prelievo e devo pagare il ticket sanitario anche se non ho un'occupazione e vedo decine di stranieri che fanno gli esami medici senza pagare nulla, non posso non provare un senso di disaggio.
Se cerco lavoro e non lo trovo perché il lavoro che io potevo fare lo svolge uno straniero per pochi euro all'ora, non posso non provare un senso di abbandono da parte di uno Stato che inizio a non vedere più come il mio.
Ho 37 anni, sono sposata, ma anche mio marito è disoccupato, così non posso permettermi il lusso di fare un figlio, perché non ho neppure i soldi per pagare le visite mediche che generalmente si fanno in gravidanza, poi vado in una struttura pubblica e vedo le straniere giunte sulle nostre coste come rifuggiate con i loro pancioni pronti a partorire figli perché il nostro Stato pagherà per loro. Secondo voi come mi sento?
Ve lo dico io come mi sento, praticamente mi sento di merda!
Io non ho nulla contro queste persone, perché ho la capacità di rendermi conto che è colpa del governo italiano se mi trovo in questa situazione, ma vi assicuro che non tutti hanno la mia stessa visione delle cose.
La gente è in ginocchio, è senza soldi e senza lavoro, conosco gente che dorme in macchina perché non ha una casa, mentre ai rifugiati viene assegnato un posto letto e un piatto caldo. 
Questa è la situazione dell'Italia, questo è quello che gli italiani non riescono a mandar giù, questo è quello che il nostro governo non vuole capire.
La telefonata di Renzi al parroco che ospitava la coppia di nigeriani vittime di violenza non serve letteralmente a un cavolo, lo stato di rifugiato politico riconosciuto a quella donna rimasta vedova non serve a niente, non ha più un marito, che cosa se ne fa della solidarietà (solo a parole) del nostro capo di governo?
La gente che arriva in Italia per effettiva necessità non vuole le parole, ma vuole i fatti. Le persone che invece vivono in Italia, i cittadini di questo paese hanno bisogno di sentirsi parte di uno Stato che li tutela, non che li spreme come limoni per ottenere risorse economiche per finanziare progetti megalomani.
Renzi sta forse puntando a ottenere un premio Nobel per aver raccattato gente da tutte le parti del mondo?
Non mi stupirei se mirasse anche a questo prestigioso riconoscimento, dopotutto se è riuscito a diventare Presidente del Consiglio senza essere mai eletto, figuriamoci se non potrebbe rientrare nel suo eccentrico profilo un progetto tanto ambizioso!

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